giovedì 18 aprile 2013

robertojonghi.it

Roberto Jonghi Lavarini ha 40 anni, è felicemente sposato con Veronica ed ha due figlie di 11 e 6 anni, Beatrice e Ludovica. Laureato in Scienze Politiche alla Università Statale di Milano, lavora come consulente immobiliare (compravendita e ristrutturazioni) nella società di famiglia ed è iscritto a diverse associazioni di categoria.
Cristiano Cattolico praticante, fedele alla Tradizione, è Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e Volontario del Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta. Appassionato di storia, cultura, araldica, tradizioni religiose e popolari, enogastronomia e sagre paesane, è molto legato alle radici ed alla identità Walser (tedesco-vallese) della propria famiglia e fa parte del gruppo folkloristico del suo paese di origine, Ornavasso.
Da sempre coerente militante di destra, è stato: Segretario del Fronte della Gioventù di Milano, Dirigente Provinciale del Movimento Sociale Italiano, Dirigente Regionale di Alleanza Nazionale e della Fiamma Tricolore della Lombardia, Consigliere Circoscrizionale e Presidente della Zona Porta Venezia, per due volte candidato alla Camera dei Deputati come Indipendente ne La Destra.
Attualmente, per scelta, non ricopre alcuna carica politica e non è iscritto a nessun partito ma collabora con svariate associazioni culturali e testate giornalistiche, partecipando a diverse trasmissioni televisive come opinionista.

martedì 16 aprile 2013

Nasce A Milano Il Coordinamento Costituente Della Sovranità.

 
 
In data 24 marzo 2013 una sconosciuta ex militante del Fronte della Gioventù Francesca Caricato, alla luce delle ultime vicende che hanno visto dividersi fino quasi a scomparire i vari partiti e movimenti delle “destre” italiane, ha convocato in due settimane la prima riunione della Base, comprendente militanti, simpatizzanti e amici, che si rifà ai principi ideologici e sociali che hanno ispirato la politica del M.S.I.
Lo scopo era iniziare un dialogo per capire quali sono i capisaldi che uniscono la militanza, come riqualificare la militanza, come trasmettere le idee e come ricostruire l’area.
Ottima la risposta del pubblico che contava intorno a 120 persone presenti, nonostante la pioggia, le varie manifestazioni in programma a Milano nella medesima data, lo scoramento sentito nell’area che, dopo numerosi tentativi di vertice, in passato ha avuto un grande peso nel distogliere la militanza dal confronto nell’area.
Un certo numero di partecipanti hanno preso la parola manifestando il disagio in cui si trova “l’area” e avanzando proposte. Interessante la passione e l’impegno con cui i militanti e i simpatizzanti si sono messi in gioco e hanno dato la disponibilità a valutare un progetto serio.
Interessante, a tratti contestato e non del tutto condiviso, l’intervento di Adriano Tilgher che parlava a nome proprio,
che ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza di ricostruire l’area, tuttavia indicando delle possibili vie che non hanno riscosso successo unanime. La via della solidarietà indicata da Tilgher come momento di collegamento con i cittadini che versano in condizioni di difficoltà, che è elemento del cameratismo e che già viene adottata da alcune formazioni dell’area, va certamente ritrovata, ma non fine a se stessa come sostenevano alcuni militanti. La politica, infatti, è il modo di cambiare il sistema e deve affiancarsi a questo tipo di iniziative senza abdicare al suo ruolo.
Nel corso della riunione sono state suggerite delle linee guida, ma soprattutto si è creato unCoordinamento Costituente della Sovranità formato da persone non tesserate, ma di area che super partes possano coordinare i lavori per una ricostruzione seria alla luce dei valori ispiratori ereditati dal bagaglio culturale del passato e possano mediare tra le varie formazioni nell’ottica iniziale di una migliore realizzazione di un progetto comune.